Una giornata in Alto Sarca

AltoSarca190720 (8)AltoSarca190720 (6) E’ trascorso un altro fine settimana e ho già voglia di tornare sul fiume.

Lavoro e la mente viaggia in mete che sono ancora da esplorare, incastro bene gli impegni e gli appuntamenti e mi arriva la prossima destinazione, Alto Sarca.

AltoSarca190720 (7)E’ da un po’ che voglio vedere e pescare in quei luoghi, chiamo Andrea con il quale condividiamo la stessa passione e propongo di fare un’uscita, casualmente  mi fa sapere che anche Alberto, un amico comune e socio del club, voleva fare altrettanto.

Quando si dice il caso. Fatta, si va a pesca.

Decidiamo il giorno e la zona di destinazione. Comano Terme. Appuntamento ore 6.30 del mattino al casello di Verona Nord e come tutte le “ levatacce ” spesso non ci dormo la notte per paura di non svegliarmi. La cosa da fare per me, è alzarsi almeno un’ora prima per essere pronto ed organizzato in tutto.

La sveglia quindi suona alle 5.30, avrò dormito due ore, ma la voglia di andare a pescare in compagnia di amici mi dona l’energia giusta.

AltoSarca190720 (11)AltoSarca190720 (2)Arriviamo a Comano Terme e giusto il tempo di fare il permesso al Bar “Bel Sit”, che siamo già sul fiume.

Il tempo non è proprio come da previsioni e ci fa compagnia un caldo sole per buona parte della giornata.

Il fiume è chiaro e scorre rigoglioso, proviamo e riproviamo su tutto il tratto No Kill con lanci lunghi e pose delicate su entrambe le sponde. Tranne qualche timido rifiuto ma, di mangiare le nostre esche in superficie, le trote non ne vogliono sapere.

AltoSarca190720 (5)AltoSarca190720 (9) AltoSarca190720 (3) AltoSarca190720 (4)AltoSarca190720 (10)

Una breve pausa in tarda mattinata ed Alberto si pronuncia:  “Ho un’idea, che ne dite di salire più su? Sembra ci siano anche i Salmerini, ci vorrà un’ora.”  Io ed Andrea non lo lasciamo nemmeno finire di parlare che siamo già in auto.

Direzione Pinzolo e ancora più in su, verso il Sarca di Nambrone. Circa un’ora esatta proprio com’era stata preventivata e dopo aver percorso una stretta strada in salita siamo arrivati al Rifugio Nambrone, circondato da colline e boschi del Parco Naturale  Adamello Brenta. Siamo a 1600 metri di altitudine.

Il posto è incantevole  e da subito percepiamo che le condizioni sono diverse, la temperatura è più fresca, il fiume scorre lento ed armonioso in un contesto quasi idilliaco.

AltoSarca190720 (13)L’acqua ha contrasti di colore azzurro e smeraldo e in superficie si vedono trote che se ne stanno paciose ad aspettare qualche preda.

Dopo una pausa “obbligata” al rifugio ed un pasto allietante accompagnato da una fresca birra, iniziamo a risalire il fiume e quindi a pescare.

Le trote sono attive e vivaci ed in ogni piana agganciamo qualche esemplare di trota fario (Salmo trutta fario). L’umore è alle stelle e le catture si ripetono fino a tardo pomeriggio, alternando anche qualche cattura di Salmerino. (Salvelinus alpinus)

Sono quasi le 21.30 e la giornata volge al termine . Abbiamo fatto da poco gli ultimi lanci, sono passate più di dieci ore di pesca e sembra siano volate. Nell’aria c’è tranquillità e pace. Un fresco bosco e lo scorrere del fiume ci donano gli ultimi intensi momenti del giorno.

La condivisione del nostro sport preferito, le catture ed i nostri sorrisi ci hanno arricchito di un’altra splendida giornata trascorsa sul fiume tra amici del Fly Casting Verona.

AltoSarca190720 (1)

Grazie a tutti… Alla prossima uscita.

P.L.

Questa voce è stata pubblicata in Articoli, Reportages e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.