Campo Tures 11/07/13
Come si suol dire… dopo un anno di duro lavoro finalmente sono arrivate le ferie e quindi le agognate vacanze. Una settimana a Campo Tures a un passo dalla val Aurina, posto stupendo, siamo quasi al confine con l’Austria infatti si parla principalmente tedesco e l’italiano è la seconda lingua che non tutti conoscono. Vacanza in famiglia, camminate con i passeggini o piccole escursioni con bimbi a spalle. Dopo una lunga astinenza da pesca, decido di prendermi un giorno tutto per me, l’attrezzatura era tutta in macchina, mi ero già documentato sui posti dove poter fare due lanci e nonostante l’Aurino mi attirasse molto, è considerato la seconda
miglior riserva di temoli d’Europa, ero consapevole che in questa stagione è ottimo solo per il rafting, quindi ripiego sul Rio Selva, a 7 km dal mio alloggio. Il giorno precedente vado a ispezionare il torrente la zona1 si trova a valle del lago Meggima e la zona 2 a monte fino al lago di Neves. Il bello di questi posti è che è tutto dedicato alla PAM, solo nei bacini è concesso lo spinning con amo singolo senza ardiglione. La zona 1 è libera e si possono trattenere: 1 trota sopra i 35 o 2 iridee sopra i 30. La zona 2 è tutto no kill con il tratto più a monte, con l’ ulteriore limitazione di una sola mosca secca.
Opto per la libera, perchè i livelli sembrano più idonei alla secca e pescando a regime no-kill ho tutta la giornata davanti per girarmela tutta e bene. Il permesso costa anche 10 euro in meno cioè 26 euro anzichè 36. Questa politica a parer mio incentiva di sicuro il catch e release non tanto per il discorso economico quanto per il numero di catture trattenibili. La mattina alle 7.30 sono già a fare il permesso all’Hotel Muehlwald. Scendo a valle per un bel tratto e più o meno a metà concessione mi fermo e inizio la pesca.
I livelli sono ottimi per la secca come speravo. Provo subito la Devaux 699 costruita la sera precedente, dopo 2 lanci subito una piccola fario. Nell’ acqua mossa però facevo molto fatica a vederla e tendeva ad affondare quindi comincio ad usare terrestial in foam, bruchi, api, formiconi, cernobyl, stimulator, andava bene qualsiasi mosca l’importate era che non dragasse e che fosse abbastanza voluminosa per convincere le trote a salire. Ho provato a scendere con la misura dell’amo ma non avevo gli stessi risultati. Quindi come dice qualcuno..’piatto ricco mi ci ficco’. Le catture si susseguono a
ripetizione, ogni rigiro d’acqua o zona d’ombra saliva una trota, il tip è passato da un 13 iniziale a un 17.5 nel giro di 4 pesci, vista la presenza di grosse iridee. I pezzi da 40 sono molto frequenti ed è uscito anche qualche cinquantino. Come popolazione ittica siamo a un 60% iridee 40% fario. Ho la netta sensazione di essermi trovato nel classico torrente Luna Park per turisti, ma in
fondo anch’io lo ero e dopo tanta astinenza non mi dispiaceva affatto di vincere facile. Risalendo ancora prima della pausa pranzo in una zona molto infrascata, vedo una grossa ombra, mi fermo. Prima cosa cambio il finale ormai logoro, avevo tutto il tempo che volevo anche perchè ero l’unico pescatore su tutto il tratto. Monto una bella mosca nuova, una cernobyl su amo 10, lancio e al primo passaggio sale un vero mostro, con un becco che taglia l’acqua e si pappa la mia mosca!! Strike!! La trota parte ai 300 all’ora verso monte sono costretto a lasciargli coda, il finale dovrebbe tenere. Fa tre, quattro virate e poi decide di scendere aè valle per una decina di metri che equivalgono a 3 salti, non vi dico i numeri per corrergli dietro e non fare il bagno. A un certo punto sembra doma ma riparte altre due volte alla vista del guadino, ormai ci sono è enorme devo guadinarla bene perchè non ci sta nel
guadino, è troppo piccolo!! Ora capisco perchè Roby me l’ha venduto. Sono a metà pesce quando si slama, rimane immobile per 1 un secondo nel correntone “finisco” la guadinata, ma salta letteralmente fuori dal cerchio, rimango di m…marmellata era un bellissimo maschio di fario sui 60. Chiudo la canna e vado a mangiare con la famiglia non volevo fare tutta una tirata, più tardi mi aspettava il coup de soir. Dopo una scorpacciata di wustel birra e strudel ritorno sul torrente, ma stavolta inizio ancora più a valle. I posti sono
incantevoli e sembrano incontaminati, salti che paiono piccole cascate, passaggi talmente infrascati da doversi accovacciare sul torrente. Qui le trote come sospettavo erano molto più¹ furbe e rustiche e tutte fario. Catturate solo tre, la più grande era sui 25 cm., comunque le condizioni erano cambiate perchè a differenza della mattina ora scendeva l’acqua da neve e il torrente cominciava a sbiancarsi, catture a secca zero. Preso per un attimo dallo sconforto, metto su una ninfa e comincio a prendere di nuovo ma dopo una mattinata così esaltante, ostinato mi rimetto a secca, tanto ero già contento così. Attendo il coup de soire. Tra pochissime catture noto con piacere una discreta schiusa di mosche di maggio. Mi sposto questa volta molto più a monte verso il paese di Selva, prendo un’altra irideona e un paio di fariotte in un raschio ma niente di più. Decido di smettere, ne ho avuto abbastanza e alle 20:30 ero già a cena con mogliettina e bimbi. Concludendo è stata una giornata fantastica, forse sono stato il solito fortunato a beccare il momento d’oro, ma che importa sicuramente rimarrà una pescata da ricordare… e … da ripetere.
D.N.R.