Gita sociale sul Gacka dal 25 al 29 maggio 2012

gacka-2012-1Dopo circa un anno dalla prima uscita ritorniamo con lo stesso spirito di pescatori su queste amate sponde. Fino all’ultimo momento prima della partenza, il tempo ha modificato la primavera in modo sostanzioso e dalle ultime notizie che via via ci pervenivano dai meteo e/o rimanendo in contatto dei vari forum di pesca, la settimana prima della partenza nella valle del Gacka è nevicato, le temperature per qualche giorno si sono abbassate bruscamente con tutto quel che ne consegue. Per fortuna la voglia di ritornare  in questi luoghi, ha prevalso sulla sfiducia nelle condizioni ottimali per una proficua pescata. Anche quest’anno la partenza è di buon mattino, cioè  alle 4,00  del venerdì, sempre con la voglia di  assaporare, per alcuni o di gacka-2012-2riassaporare per altri, le sensazioni di pesca nelle acque di uno dei chalk stream europei tra i più belli e sopratutto la patria delle grandi trote. Partecipanti al tour Tiziano, Giuliano, Luigi, sulla prima auto e Giorgio, Martino con  Andrea sulla seconda. La giornata calda e soleggiata ci accompagna fino all’arrivo, dove senza perdere tempo, facciamo i permessi al negozio di alimentari, nei pressi del ponte in cemento della statale, a Lisko Lesce. Quello che si avverte subito tornando sul Gacka è il silenzio della

gacka-2012-3vallata. Chi per la prima volta si trova su queste sponde, lo sente  e lo verifica immediatamente. Essere a contatto con la natura senza i rumori di ogni giorno, con il fruscio del vento, il pesce che bolla di frequente, gli uccelli che cantano, rendono l’atmosfera diversa. Ti senti isolato e allo stesso tempo parte integrante di quella natura a cui spesso ci dimentichiamo di appartenere. Ma torniamo con i piedi per terra. Decidiamo di andare poco distante cioè al primo ponte, dove  qualcuno già  prepara l’attrezzatura impaziente di mettersi alla prova e di agganciare qualche pesce, visto le bollate. Altri invece, con molta più calma, si apprestano a preparare il pranzo. A prima vista i livelli sembrano ancora un pò alti (20-30 cm.) dal livello considerato ottimale per la pesca a mosca, quindi dopo un veloce spuntino, durato solo qualche ora,  ci apprestiamo a bagnare le nostre mosche. Iniziamo la pesca  proprio dal primo ponte dopo aver letto il  cartello affisso dalla nuova gestione del Gacka dove vi è scritto anche il regolamento a cui attenersi. Era tempo che mancava un regolamento scritto, infatti da qualche anno a questa parte anche facendo il permesso non si era forniti del regolamento e chi non lo conosceva doveva fidarsi del sentito dire o i quello gacka-2012-4che gli riferiva chi vi era stato prima di lui. Ci distribuiamo in zona A, guardando la nuova cartina, un pò a monte del ponte cioè in zona Catch & Release e un pò a valle in zona libera. La giornata  è bellissima con sole a picco e aria calda di  primavera inoltrata con qualche folata di vento. Alla faccia di chi ci augurava, per questi tre giorni,  tanta pioggia. Le catture di susseguono ma non copiosamente come negli anni scorsi e per la maggior parte con imitazioni di sedge e mosca di maggio. Comunque la taglia di qualche cattura è ancora considerevole, 54 cm. Per il resto le  pezzature medie intorno ai 40 cm. Nel pomeriggio mentre peschiamo nei pressi del primo ponte vediamo dei ragazzi sui 15 anni, sullo gacka-2012-5sfondo della foto, che muniti di una decina di metri di nylon, amo e qualcosa attaccato come esca, pescano direttamente dal ponte. Rimaniamo allibiti da tale comportamento. Abbiamo subito pensato, ricordando quello che era successo lo scorso anno  al terzo ponte, che le cose non erano migliorate, anzi peggiorate. Di li a poco però, mentre stiamo pranzando,  vediamo

gacka-2012-6avvicinarsi furtivamente dai campi una guardia che avanzava rimanendo in ombra di grossi alberi. Arrivato nei pressi del ponte intercetta i ragazzi e ne chiede i documenti. Poi avvisato evidentemente da quest’ultimo arriva anche il presidente della nuova gestione del Gacka e per finire la Polizia, praticamente il ponte era pieno di gente contando anche gli abitanti della zona che sono venuti a controllare che cosa era accaduto, vista la presenza della Polizia. Non vorrei essere stato nei panni dei ragazzi in quei momenti.  Per quello che abbiamo avuto modo di capire, adesso c’è una nuova gestione del Gacka che vuole controllare e far rispettare le regole. Infatti è la prima volta da anni che i nostri  permessi sono stati controllati . Speriamo che tutto questo, ma non solo questo,  porti a un continuo miglioramento della gestione del fiume che in questi ultimi anni è stato lasciato un pò a se stesso ed all’incuria di chi lo ha frequentato spesso con spirito predatorio. Sì, parlo di tanti pam con la ‘p’ minuscola che hanno fatto cestino in questi anni, pur sapendo benissimo com’erano le condizioni del fiume. Alle 18,00, decidiamo di partire e spostarci per provare il ‘coup de soire’ al terzo ponte ed a questo punto, ciliegina sulla torta, la batteria della mia amata Jeep ci lascia a piedi probabilmente per colpa del climatizzatore lasciato acceso. Aiutati dai presenti e dopo vari tentativi di accensione andati male, decidiamo di trainare l’auto fino a casa con una catena e l’auto di Giorgio. Arrivati, colleghiamo i cavi e facciamo partire l’auto, per fortuna tutto ok ma questo contrattempo ci ha fatto perdere l’ora magica. gacka-2012-7Peccato. Ci consoliamo però con della buona Slivovitz messa a disposizione da Mate e famiglia, in attesa della cena preparata da Daniela, sua sorella, che si è sposata il 12 giugno scorso ed a cui tutti abbiamo fatto gli auguri. A cena si susseguono le tante discussioni sulle catture, sulle mosche utilizzate e scartato il progetto di recarci all’indomani in Bosnia sul Ribnik o sull’Unec, verso mezzanotte, stanchi della lunga giornata, con la pancia piena e qualche slivovitz in corpo ci siamo addormentati velocemente e rumorosamente come tanti angioletti. Secondo giorno di pesca. Si decide di andare sopra il NK, zona della chiesetta a monte, vicino alle sorgenti, cioè il tratto che sulla cartina riporta la presenza di temoli. Probabilmente perchè il sole è a picco ormai e l’illuminazione in acqua è al massimo, le catture sono sporadiche, a parte il sottoscritto che ha agganciato, a ninfa a vista, un bel

esemplare di buona stazza che era in piena attività , l’unico gacka-2012-8visto, al centro di una buca  in mezzo alle alghe. La gioia per aver catturato un buon pesce è durata poco e dopo qualche strattone, per far assaggiare la sua forza, ha deciso di rompere l’incantesimo della cattura  partendo  in velocità  e  rompendo il finale, senza aver avuto il tempo di svolgere la coda, lasciandomi stupito e a bocca aperta. Per il resto del gruppo niente catture importanti o da sottolineare. Ho notato, anzi abbiamo notato che visivamente c’è  poca presenza di pesce, mentre negli anni trascorsi si vedevano numerosi e bei esemplari stazionare nelle aree libere tra le alghe. Speriamo che tra qualche anno le pezzature aumentino e che le voci giunte a noi dell’arrivo di cormorani nella stagione invernale siano solo delle voci di pescatori e non cose realmente accadute. Verso le 13,00 ci spostiamo al primo ponte per il pranzo. Le vivande vengono accompagnate piacevolmente con vino e prosecco offerto da Giorgio, nostro cantiniere 2012, che nei pranzi e cene  ha calmato la nostra sete. Grazie Giorgio. Con questo non voglio dimenticare la soppressa di Luigi e i vasetti piccanti di Giuliano. Segue caffè di moka italiana corretto grappa per tutti. Si rincomincia  a pescare, le catture si susseguono, chi più chi meno anche perchè le trote sono alquanto smaliziate nonostante la stagione sia ancora agli inizi. Comunque tutti hanno avuto modo di constatare che bisogna far muovere la mosca sull’acqua come se l’insetto stesse depositando le uova, cosa alquanto difficile ma redditizia in questi giorni anche perchè gli insetti presenti sono in maggior parte sedge e qualche mosca di maggio di generose proporzioni. Verso sera decidiamo di spostarci per fare il coup de soire in zona terzo ponte, vista l’esperienza positiva degli anni passati. Arrivati sul posto troviamo degli altri pescatori che già  si stavano apprestando a pescare. Anche qui, come al primo ponte,  le bollate non sono numerose ma muovendo la sedge salgono dal fondo  se convinte dall’inganno,  spesso uscendo  come dei missili  dall’acqua, per non farsi sfuggire la mosca. Si sperava in qualche grossa bollata serale ma niente. Dalle 19,00 in poi tutto stranamente si ferma, sembra non ci sia più pesce. Non ci resta che tornare e consolarci con una bella cena

gacka-2012-9preparata dalle nostre gacka-2012-10amiche. Daniela, la sposa in maglia rossa, con la mamma Vera. Questa sera pollo ruspante con patate novelle al forno. Una delizia credetemi. Poi tutti a nanna dopo un milione di discorsi di pesca e sul metodo migliore per far ballare le sedge sull’acqua. Inizia il terzo giorno.

gacka-2012-11 Decidiamo per un’ escursione mattiniera alle sorgenti del Gacka, per farle visitare a chi non ci è mai stato e per sfruttare, in altro modo, quelle ore del giorno che  non rendono a pesca. La visita è veloce e dopo le foto alle sorgenti del Gacka e la doverosa foto di gruppo, con autoscatto, con lo sfondo dei mulini per sigillare l’evento, ritorniamo in zona primo ponte, pressati dall’insistenza di quelli che vogliono andare in pesca il prima possibile o che hanno una partita aperta con qualche trota, dal giorno prima.  Gli agganci, anche se molto selettivi, si fanno più cospicui e frequenti nelle ore calde cioè dalle 14,00 alle 18,00. I pesci, per la maggior parte iridee e anche qualche bella fario, sono combattivi e di buona taglia. Comunque niente è sicuro e preordinato e il cambio del tipo di  mosca è frequente. L’incertezza del successo e la continua voglia di provare a migliorare  non fanno fare  pausa a nessuno e l’ora di partire è arrivata sempre presto. A malincuore ci apprestiamo a riporre l’attrezzatura e andare a casa per fare i bagagli. Verso le 17,30 dopo i ringraziamenti alla famiglia che ormai da anni 

ci ospita, si parte per il rientro, un pò sconsolati per la gacka-2012-12pesca che non ha regalato molte catture,  ma  soddisfatti e contenti di aver passato tre giorni in buona compagnia in un ambiente dove la vita ha ancora i ritmi più accettabili di una volta, insomma tre giorni in cui tutti noi abbiamo staccato la spina e abbiamo avuto la sensazione di vivere al meglio la nostra vita.

r.t.

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