Partiti in sette con molta voglia di natura, lanci e pesca ci siamo recati per questa tre giorni a pescare in Friuli Venezia Giulia. Consigliati preventivamente dai nostri amici friulani sullo stato delle acque, che ci sconsigliavano di andare in certi fiumi per carenze d’acqua e per la pescosità scarsa, abbiamo voluto testare di persona quello che ci avevano riferito. Di questo fatto, cioè di andare lo stesso anche se siamo stati ben consigliati, non ne trovo un motivo plausibile.
Forse il nome, letto su qualche rivista del settore ci ha fatto venir voglia di vedere quei luoghi di persona o ci interessava vedere oltre al fiume, l’ambiente e tutto quello che vi gravita attorno oppure avevamo solo raccolto una sfida. In fin dei conti ogni uno cerca sempre di scoprire sempre cosa c’è dietro l’angolo. Altro punto a nostro sfavore per quanto riguarda la pesca era il numero dei partecipanti, infatti è difficile trovare dei fiumi dove pescare in sette rimanendo tutti più o meno in zona, quindi senza tanti spostamenti e per una giornata intera. Abbiamo constatato che la maggioranza dei corsi d’acqua, per la pesca a mosca in Friuli, sopportano per una giornata due o tre visitatori, questo non perchè non sia possibile farlo in numero maggiore ma perchè l’ideale, per il nostro tipo di pesca, sarebbe di poter pescare senza che vi sia passato precedentemente nessuno e quindi senza
accavallarsi continuamente o ripassando sempre nei stessi luoghi. La scelta è caduta sul Cellina a Barcis o a Claut e sul Resia, che ci sembravano più appropriati per il nostro gruppo. Questi stupendi fiumi di montagna ci hanno regalato, in questi tre giorni, del pesce stupendo e bellissimo. La stazza del pesce catturato andava dai 25 ai 35 cm. e non potrà mai arrivare a quella dei grandi fiumi del piano, anche perchè la fauna bentonica è scarsa per un fondo che non diventa mai maturo per lo spostamento continuo del letto del fiume. Comunque abbiamo potuto apprezzare l’odore intenso di timo emanato dai tanti temoli catturati e le belle trote fario e marmorate ben pinnate e piene di vigore, anche se catturate in misura minore. E che dire delle mosche che abbiamo sostituito a decine su decine, per invogliare l’attacco i nostri amici pinnuti. Mosche che come al solito funzionano il giorno prima e che poi non sono più prese in considerazione il giorno dopo. Come misura l’amo utilizzato maggiormente è stato il 18 con delle imitazioni di micro formichine, difficilissime da vedere sulla trasparenza dell’acqua a più di tre metri di distanza, o con delle parachute sul 16 con l’ala in pelo di vitello color giallo catarifrangente o materiali simili perchè quella bianca, per il sottoscritto, è molto difficile la vedere con un fondo del fiume molto chiaro e
quasi tendente al bianco. Ci siamo serviti anche di artificiali sul 14, anche se in minima parte, sopratutto utilizzati su correnti veloci dove i temoli li ghermivano in velocità e sicurezza, probabilmente per il poco tempo a disposizione. I finali del 14 consentivano delle catture senza problemi, l’importante era di non far dragare l’artificiale, pena l’immediato rifiuto. Tirando le somme tutto è andato per il meglio, il tempo ci ha aiutato regalandoci tre giorni di sole e delle temperature ottimali, anche se ancora calde, con un venticello che qualche volta ci rinfrescava un po. La compagnia di amici ha fatto il resto. Ci siamo divertiti ed abbiamo passato delle splendide ore di pesca in posti diversi dal quelli a cui siamo abituati. La location scelta al centro dei luoghi di pesca è stata ottima e anche il fatto di condividere un’appartamentino nella struttura dell’Albergo Diffuso Valcellina e Valvajont hanno contribuito non poco a farci solidarizzare come gruppo. Prossimamente abbiamo deciso che la scelta ricadrà su un fiume solo per volta, avendo così molto più tempo dedicato alla pesca e alla conoscenza delle caratteristiche del fiume e dei suoi abitanti che non agli spostamenti o alle visite di altri corsi d’acqua, tipo le Risorgive di Osoppo, che abbiamo incontrato sulla strada per il Resia e che abbiamo solo visto. Il tempo è passato velocemente e la vacanza è finita troppo in fretta, anche se nella mente di ciascuno di noi rimarrà indelebile un bellissimo ricordo di questo viaggio di pesca e di questi posti.
r.t.